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Esperienze.

Non solo lavoro.


Qualifichiamoci, per cercare di appartenere a una categoria:  ore e ore di lavoro facendo video editing con le prime versioni Avid, fino ad arrivare alle ultime di Final Cut, passando per Premiere.
 

Cosa vuol dire questo? Che ho schiacciato tante iconcine e tastini per una ventina d'anni?

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Ho digitalizzato, ho selezionato immagini e suoni, ho sincronizzato musiche e voice over.

Ho creato e inserito didascalie, sottotitoli, grafiche.

Sono passata dalla digitalizzazione dalle registrazioni su nastro, all'acquisizione del materiale girato direttamente da schede digitali.

Ho trasformato i montati in vari formati da riprodurre su nastro, dvd e ora direttamente da file, per i vari siti web e social.

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Essere montatore e grafico per me è andare oltre alla mera tecnica.

E' organizzare il lavoro, ascoltare gli operatori e i registi, aiutandoli a ottenere i migliori risultati nella realizzazione di video, documentari, clip cercando, pazientemente, di mettere d'accordo le varie esigenze.

E' persino imparare a conoscere gli argomenti trattati dal lavoro in corso per capire come rendere più efficace l'immagine del prodotto.

Moda, meccanica, arte, storia, musica.

Il mio lavoro mi ha arricchito.

Mettendoci tutto il mio impegno.


Ho iniziato ad appassionarmi di informatica fin da ragazzina e, nonostante mi consigliassero di fare una scuola d'arte, decisi di studiare all'ITC Scaruffi di Reggio Emilia, in cui si tenevano i primi corsi di informatica.

Le mie prime esperienze lavorative furono di carattere amministrativo, ma le mie conoscenze informatiche poi mi permisero di iniziare a lavorare con computer dotati dei primi programmi di editing video.

Nel contempo studiavo all'Università di Bologna, al mitico DAMS, che mi diede le conoscenze estetico-teoriche che mi aiutarono nel lavoro pratico del montaggio.

Mi portò in archivi di industrie  e cineteche a visionare documentari  per la mia tesi sul "Documentario industriale italiano d'autore dagli anni 50 agli anni 70 ", con particolare studio di parti poco conosciute dell'esperienza cinematografica di Antonioni, Olmi. Bertolucci, Orsini e Giannarelli.

Lavorando e studiando combinavo le esperienze di un documentario industriale d'epoca con quello contemporaneo.

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Continuo a cercare di restare sempre aggiornata, ho fatto corsi all'estero per studiare inglese, mi sono cimentata anche con l'impaginazione e la correzione di bozze.

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Il tutto arricchito dalla mia curiosità per le varie forme artistiche, il viaggio e la natura. E il mio amore: il cinema.

 

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